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Il potere sessista del donne al Governo che odiano le donne

di Silvia Morganti

Una volta noi donne ci dovevamo preoccupare solo di vivere e sopravvivere in una società culturalmente e tossicamente patriarcale, dove discriminazione e molestie sul lavoro, gap salariale, disparità di genere, violenza sono all’ordine del giorno. Con il nuovo governo si è manifestato un nuovo nemico: le donne che formano il nostro governo e verso le quali dovremmo provare un innato sentimento di solidarietà femminile. Davvero dovremmo? In virtù dei fatti sicuramente no. Ripercorriamo solo un paio di tappe.

Gennaio 2023. “L’aborto è un diritto delle donne? Purtroppo sì”. Una delle tante citazioni della Ministra per le pari opportunità Eugenia Maria Roccella che da mesi è risoluta nell’attuazione del suo piano di battaglia contro il diritto all’aborto, con le conseguenti riduzioni dell’autonomia e della libertà delle donne.

Donna che odia le donne.

Marzo 2023. Prima circolare contenente il divieto delle trascrizioni diretti degli atti di nascita all’anagrafe dei figli di coppie omogenitoriali.

Coppie formate da due madri. Donne.

Maggio 2023. Il Parlamento europeo da il via libera alla risoluzione che chiede all’Ue di aderire alla Convenzione di Istanbul (strumento internazionale giuridicamente vincolante per la prevenzione e il contrasto della violenza contro le donne e della violenza domestica): Lega e Fratelli d’Italia si sono astenuti e due deputate (Alessandra Basso e Susanna Ceccardi) della Lega hanno votato contro. Donne che odiano le donne.

La motivazione di Lega e Fratelli d’Italia è stata “il rischio che la Convenzione di Istanbul possa essere usata per imporre agli Stati membri diritti e tematiche legate all’‘ideologia gender’”.

Ma al Presidente Giorgia Meloni non basta e vuole di più. Aumenta la platea strumentalizzando e penalizzando tutte le donne.

Appellandosi alla cristianità, calpesta diritti acquisiti con sofferenza proprio da altre donne. Quei diritti di cui beneficia anche lei. Ma poco importa.

In Giorgia Land si respira aria di totalitarismo e i diritti vengono gettati nel “Mulino che vorrei” se non conformi. E quale migliore strumento e mezzo di propaganda usare se non la comunità LGBTQIA+ che di conforme e di normato ha davvero poco, no? Ed ecco servita su un piatto d’argento l’ultima arma di distrazione di massa: la gestazione per altri (GPA).

Incontenibile, Giorgia seguita la sua crociata. Travolgendo tutte le donne e stavolta anche quelle eterosessuali, etero normate. Quelle donne che vorrebbero contribuire al sistema famiglia tanto caro a lei e ai patrioti, ma che semplicemente non possono. Donne che vengono sacrificate per attaccare e indebolire la comunità LGBTQIA+, diventando mero strumento di propaganda.

Giorgia che odia le donne.

In Italia sono circa 250 le coppie che ogni anno si affidano alla gestazione per altri: il 90% di queste sono coppie eterosessuali.

I Paesi a cui si rivolgono di più i cittadini italiani sono Ucraina e Russia dove la gestazione per altri è legale solo per le coppie eterosessuali.

Anche Grecia, Bielorussia, Georgia, India, Portogallo, Thailandia permettono la GPA solo a coppie eterosessuali e in alcuni casi solo a residenti.

Giorgia Meloni ha fortemente voluto la proposta di legge che intende rendere la gestazione per altri reato universale per gli italiani che si rivolgono all’estero, punendo così tutte le donne fragili e vulnerabili con problemi di infertilità. Che purtroppo sono moltissime. Sono tante le patologie riscontrate in donne con apparato riproduttivo integro, ma con condizioni cliniche che non consentono di condurre una gravidanza propria. E, nel caso di un apparato riproduttivo sano, possono esserci altre cause, come patologie cardiache, dell’apparato renale, nervoso, osseo, immunologico, pregressi tumori.

La gestazione per altri in molti paesi del mondo rappresenta una possibilità medica sicura e valida che permette a queste donne di avere figli biologicamente propri in un contesto giuridico assolutamente normato e legale con leggi che tutelano tutte le parti in campo.

Perché ricordiamo che la GPA non è semplicemente una pratica commerciale, ma un’opzione medica. In molti paesi, infatti, è legale solo in forma altruistica: Canada, Paesi Bassi, Belgio, Australia, Danimarca, Hong Kong, Israele, Regno Unito, New York, New Jersey, New Mexico, Nebraska, Virginia, Oregon, Washington, Cuba, Russia, Ungheria.

Il governo continua a narrare la gestazione per altri come una pratica LGBTQIA+ e che le coppie omogenitoriali che se ne avvalgono legalmente all’estero “si approfittano di povere donne straniere in difficoltà economica” “strappano figli dalle loro madri”, “si comprano i bambini” “sfruttano le donne”. Così dicono, con una preoccupazione profonda e sentita.

E delle donne italiane chi se ne preoccupa? Chi ci aiuterà a non essere sfruttate? Chi tutelerà i nostri diritti? Quando questa stretta di empatia avvolgerà tutte e dico tutte le donne italiane?

Confidiamo nell’Europa o in una tempestivo e miracoloso scioglimento delle camere.

 

 

(6 giugno 2023)

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