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Jarvier Bardem trionfa ai Goya, il più importante premio del cinema spagnolo

di Giuseppe Sciarra

Trionfa ai premi Goya (gli Oscar, se così si vuol dire, del cinema spagnolo) il film “Il capo perfetto” del regista Fernando León de Aranoa che vede come protagonista Javier Bardém. La tragicommedia sul mondo del lavoro di de Aranoa ha vinto in ben sei categorie: miglior regia, miglior film, miglio attore protagonista, miglior musica, miglior montaggio e miglior sceneggiatura originale. Il ché non ha stupito nessuno visto che era già stato dato per favorito alla la vigilia, inoltre per molta stampa specializzata era il più bel film spagnolo dell’anno.

E’ questo è il sesto Goya vinto da Bardém che sta vivendo un momento d’oro della sua carriera e può dirsi sicuramente il più importante attore della sua generazione. L’attore spagnolo è anche candidato agli Oscar (quelli veri) con un altro film “A proposito dei Ricardo” con tre nomination tra cui quella per miglior film. Sono lontani ormai i tempi di “Prosciutto, prosciutto” (1992) di Bigas Luna, pellicola in cui ha incontrato quella che è diventata la sua compagna, Penélope Cruz – quest’ultima invece rimasta a mani vuote alla serata dei Goya perché non ha vinto il premio come miglior attrice protagonista per “Madres Paralelas”, anche se la dedica che gli ha fatto il suo compagno alla consegna del premio l’ha profondamente commossa e (ha commosso anche noi) inguaribili romantici cinefili di Gaiaitalia.com Notizie.

Cinque premi per “Le leggi della frontiera” tratto da un romanzo di Javier Cercas, il film narra di tre delinquenti adolescenti e delle loro rapine nell’estate del 1978 nella Spagna rurale, quella che porta ancora i segni del regime franchista e che ora vota Vox. Tre premi invece per “Mediteranneo” che parla dell’odissea che vivono i migranti per raggiungere l’Europa (il cui titolo ha un omonimo mica da ridere, il film premio oscar di Gabriele Salvatores) tre premi anche per “Maixbel” che racconta quella che fu per anni la spina del fianco del paese iberico, il terrorismo del gruppo terroristico e sovversivo dell’Eta.

Grande sconfitto della serata Pedro Almodóvar – sconfitto si fa per dire, essendo lui storia del Cinema vivente – che era tra i favoriti a questa edizione dei Goya con ben otto nomination per il suo ultimo e acclamato lavoro, “Madres Paralelas”, che nonostante abbia avuto importanti candidature agli Oscar 2022 e abbia vinto al festival di Venezia premi come quello alla miglior attrice protagonista per Penélope Cruz non ha avuto i riconoscimenti che avrebbe meritato.

Ospite d’onore della serata la bellissima Cate Blanchett che è stata premiata con l’Internaional Goya della Film Academy proprio da Penélope Cruz e Pedro Almodóvar, con cui presto reciterà in un film che non vediamo l’ora di vedere e col quale, forse, si rifarà ai prossimi Goya.

 

(13 febbraio 2022)

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