di Massimo Mastruzzo*
La Corte suprema a maggioranza repubblicana, o meglio, a maggioranza trumpiana sta per negare la possibilità di interrompere una gravidanza in modo sicuro e legale.
L’aborto diventerebbe così automaticamente illegale in 21 Stati, de i fatto si ritornerebbe alla stessa legislazione del 1973, con un salto indietro di 50 anni da una delle più grandi conquiste per l’autodeterminazione e il diritto di scelta, le donne si ritrovano a lottare per qualcosa che pensavano di aver ottenuto una volta per tutte. Quale legame tra le donne degli USA che rischiano di veder negato il loro diritto di scelta sull’aborto e le donne del sud Europa, il Mezzogiorno italiano? Quella sottrazione di diritti che per le donne di alcune regioni della UE è una condizione perenne.
Eurostat: le prime 5 regioni europee con l’occupazione più bassa nel 2021 sono Sicilia, Campania, Guyana Francese, Calabria e Puglia. Una colonia francese in Sudamerica e 4 regioni nel sud Italia.
Questo significa che ogni mattina in Calabria, in Campania, in Puglia, in Sicilia, come sorge il sole, una donna si sveglia e sa che per il suo diritto alla salute, per una mammografia, dovrà correre più di una donna di qualsiasi altra regione – sulla base dei dati raccolti dal sistema di sorveglianza Passi, si stima che in Italia nel 2017‐2019 il 75% delle donne 50‐69enni abbia eseguito una mammografia preventiva nel corso dei precedenti due anni. La copertura complessiva all’esame raggiunge valori più alti al Nord (84%) e al Centro (83%) ed è significativamente più bassa al Sud e nelle Isole (62%) -.
Ogni mattina in Calabria, in Campania, in Puglia, in Sicilia, come sorge il sole, una donna si sveglia e sa che per il suo diritto ad avere un asilo nido, dovrà correre più di una donna di qualsiasi altra regione del nord Italia – obiettivo europeo di 33 posti in asilo nido ogni 100 bambini. Situazione del Mezzogiorno, le regioni si collocano tutte al di sotto della media nazionale. Campania e Calabria si attestano poco sopra i 10 posti ogni 100 bimbi, in Sicilia sono poco più di 12. La Puglia presenta dati più elevati (18,9) ma è comunque quart’ultima – .
Questo significa che ogni mattina in Calabria, in Campania, in Puglia, in Sicilia, come sorge il sole, una donna si sveglia e sa che per i suoi diritti dovrà correre più di ogni donna di qualsiasi altra regione della comunità europea.
Rispetto a questa condizione di incostituzionale sottrazione di diritti, i leader, e soprattutto le leader, dei partiti nazionali italiani che si riconoscono nella politica Trumpiana, come si pongono rispetto a quanto stanno subendo le donne negli USA e cosa rispondono alle donne del Mezzogiorno d’Italia che temono l’emulazione di un eventuale governo italiano con una maggioranza affine al pensiero della Corte suprema scelta da Trump.
*Direttivo nazionale M24A-ET
Movimento per l’Equità Territoriale
(4 maggio 2022)
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