di G.G.
Passi la censura, ma sa di ridicolo, persino in tempo di guerra, la crociata di Mosca contro i giganti del digitale che “Non oscurano i messaggi d’odio contro di noi” e che ordina un’inchiesta penale contro Meta, società che controlla Facebook e Instagram, presentando al contempo una denuncia in tribunale con la richiesta di inserirla nella lista delle associazioni estremiste.
Csì la Russia sta rapidissimamente regredendo al 1917, insieme a troppo intellettuali o sedicenti tali di casa nostra, portando con sé tutto un sistema, tutto un popolo che della lotta di Putin contro internet non sa nulla, non avendo accesso al web. Dopo avere silenziato le testate giornalistiche, messa l’opposizione in galera, oscurati i sociali Putin ha al momento un controllo ferreo sull’informazione ufficiale completamente nelle sue mani. Si è dimenticato di Anonymous, il collettivo di hacker – un vero e proprio esercito invisibile – che dopo essere riuscito a far trasmettere in diretta sulla tv di Stato le immagini dei bombardamenti in Ucraina, immagini censurate, è riuscito ad inviare 7 milioni di messaggi ad altrettanti numeri di operatori che lavorano in Russia per informarli della guerra scatenata da Putin in Ucraina, con i loro figli in prima fila. Anonymous, secondo i media, avrebbe usato 1920.in, un portale che mette a disposizione numeri appartenenti a operatori telefonici del territorio russo.
#Anonymous #OpRussia
“We, as activists, will not sit idle as Russian forces kill and murder innocent people trying to defend their homeland.” https://t.co/LEju1hOIvj— Anonymous (@YourAnonNews) March 12, 2022
Props to @squad3o3 for making some epic tools to contact Russian civilians!
text a Russian: https://t.co/61tlxNUkrI
email a Russian: https://t.co/I6WEpP3MgB
WhatsApp a Russian: https://t.co/ikCQYdLG8r
You are #Anonymous. YOU can help inform the people of Russia about Ukraine!— Anonymous (@YourAnonNews) March 12, 2022
(12 marzo 2022)
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